Anche quest’anno, come nel 2012 e nel 2013, le mamme e i papà di Como si sono attivati per dar vita al BabyLoss. Un piccolo ma deciso gruppo di mamme ha cominciato a incontrarsi già da giugno, perché per quest’anno gli obiettivi erano alti: ottenere i patrocini dei comuni e delle ASL, trovare una sala per proiettare il film-documentario Lamoreverticale e far partecipare il maggior numero di persone possibili. Dopo numerosi incontri di persona e sui social (che ci hanno permesso di tenerci sempre in contatto e di condividere le decisioni) ecco cosa siamo riusciti a fare. Abbiamo ottenuto il patrocinio delle ASL di Como e del comune di Como, dove il 15 ottobre abbiamo allestito il nostro banchetto, nella suggestiva piazza del Duomo: alle 18.30 abbiamo lanciato i palloncini con i nomi dei nostri bimbi scritti su farfalle colorate e alle 19 ci siamo uniti all’Onda di Luce. A Como la partecipazione, complice una bella giornata di sole, è stata buona, così come l’accoglienza riservataci dalla cittadinanza e dalle persone che si sono avvicinate per chiedere informazioni, per prendere una molletta/farfalla di ricordo o una candelina o per raccontarci la loro personale storia di perdita. Abbiamo ottenuto anche il patrocinio del comune di Fino Mornasco, che si è dimostrato particolarmente sensibile e generoso e ci ha concesso l’utilizzo della bella sala comunale Ottagono, nella cornice del parco comunale, per proiettare sabato 18 alle 21 Lamoreverticale. Alla serata hanno partecipato le famiglie, i rappresentati delle istituzioni e qualche rappresentante del mondo ospedaliero del comasco: l’affluenza è stata un po’ inferiore alle nostre aspettative, ma speriamo comunque di aver raggiunto i cuori delle persone presenti. Alla visione è seguito un dibattito, aperto dalla nostra Alessia Cascone e animato dalle mamme di CiaoLapo che se la sono sentita di prendere la parola, e si è concluso con le parole dolci di un’ ostetrica e quelle profonde del vicesindaco del paese, che ci ha invitati a ripetere più spesso simili iniziative. Possiamo dire che è stato un BabyLoss davvero speciale, pieno di impegno, condivisione, amore e determinazione, e vogliamo perciò concludere con le parole di una nostra mamma, che ha partecipato per la prima volta quest’anno, perché crediamo che valgano più di mille resoconti.
“Prima di tutto il mio babyloss sono loro, le mamme “speciali” che ho incontrato. Speciali non perché hanno avuto una storia difficile ma perché da quella storia sono state in grado di risorgere più forti e belle di prima. Da loro mi sono sentita accolta, capita, compresa. Sono donne che non si sono chiuse a riccio nel loro dolore ma sono persone che si sono aperte al mondo e sono in piazza a giocare con i bambini degli altri mentre salutano i loro con uno sguardo al cielo.. Babyloss ha significato non sentirmi più sola: la farfallina di Alice e Martina è stata attaccata acconto alle centinaia di farfalline presenti sul cartellone di Como e ti accorgi che non sei solo tu, che la vita non è crudele solo con te. Metterle li, accanto alle altre è stato dagli un posto. Prima erano solo nel mio cuore, ora sono fisicamente anche li, nel cartellone che ogni anno sventolerà fiero in piazza e nel cuore delle altre mamme. Il mio babyloss è stato quel signore anziano che forse ha capito finalmente che sua moglie ha tutti i diritti a ricordare il suo bimbo perso tanto tempo fa o quella mamma che dice che ha perso un figlio dieci anni fa e finalmente può ricordarlo. La maggior parte delle mie conoscenze pensa che io ero al babyloss perché non ho superato il dolore. Io dico il contrario: il Babyloss è la vittoria della vita e della speranza. E’ la gioia di aver avuto questi bambini anche se per poco. E’ il non preoccuparsi più di sapere se il cielo è vuoto o no perché siamo stati noi mamme, nonne, zie, papà e amici a riempirlo con i nostri palloncini pieni di messaggi di amore e speranza.”
Alessia e le mamme e i papà di Como